TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 31 gennaio 2016

''Si può ancora parlare di sinistra oggi?''



Lunedì 1 febbraio 2016
alle ore 20.45
presso la S.O.M.S. “Abba” di Cairo Montenotte (SV)

''Si può ancora parlare di sinistra oggi?''
Primo incontro del seminario tematico organizzato dalla associazione INTRABORMIDA

Relatore Giorgio Amico
Moderatore Giovanni Moreno


Rosa Fenoglio

Si può ancora parlare di sinistra oggi?” Riflessione collettiva interrogando la politica

“Libertà e eguaglianza sono termini concettualmente e assiologicamente molto diversi anche se spesso ideologicamente congiunti” scriveva Norberto Bobbio nel 1995. La riflessione del grandissimo (anche se attualmente quasi dimenticato) filosofo torinese presente nell’opera “Libertà e uguaglianza” è mossa dalla volontà di pensare i concetti e le parole che utilizziamo, mettendoli in discussione e dimostrando come spesso non corrispondano ai significato che attribuiamo loro.

Il ciclo di seminari tematici “Eredità e attualità delle ideologie” organizzate dal consigliere comunale Giovanni Moreno, portavoce di Intrabormida, si pone sulla medesima linea di riflessione e di autoriflessione. Il primo appuntamento “Si può ancora parlare di sinistra oggi?”, tenuto da Giorgio Amico si terrà lunedì primo febbraio alle 20.45, presso la S.O.M.S. di Cairo, indirizzato specificatamente ai giovani, si pone l’obiettivo di ripensare la “sinistra”, come termine e come concetto.

«La scelta della S.O.M.S. come luogo di dibattito non è casuale: vogliamo ricordare l’importanza che le società operaie hanno avuto durante il secolo scorso e la loro funzione di officine di quei fermenti che hanno portato al consolidamento delle ideologie politiche che saranno argomento di discussione nei seminari» Il dibattito, spiega Amico : «Sarà semplice, finalizzato alla riflessione. Non verranno fornite ricette, ma chiavi di lettura per ripensare e rivedere alcuni concetti»

Alla riflessione storica si sovrapporrà un’analisi della contemporaneità per riconsiderare termini cardine del pensiero di sinistra come la solidarietà, il pacifismo e il ruolo dei governanti. «Verrà riconsiderata la posizione gramsciana secondo la quale il governo del paese sarebbe stato a portata di ogni cuoca» riprende Amico e continua: «Personalmente non  condivido la posizione né allora né oggi. In un mondo ogni giorno più complicato la capacità e la preparazione sono sempre più necessari. Anche la questione dell’immigrazione verrà problematizzata: non sono ammissibili, infatti, sia le posizioni razziste e inumane, ma neanche il semplice buonismo».

    Salone della Società Operaia "Abba"

La parola “sinistra” ha ancora senso? Massimo Cacciari da trent’anni sostiene di no. In una recente intervista a “Repubblica” dichiara: “A me hanno insegnato che una parola ha senso all’interno di una frase, non da sola. Sinistra era una parola della fase keynesiana, democratico-antifascista, che non ci serve più, non ci sono più i fascisti , siamo tutti democratici. Se insisto a dire sinistra, mi porto dietro una “dicotomia” che è segnata dalla storia, mi ancora a un passato.   

Giorgio Amico si ricollega, invece, alla posizione di Bobbio, associando alla destra e alla sinistra il concetti di “Io” e “Noi”, rispettivamente legati a sistemi politici liberisti o socialisti. La libertà indicherebbe uno stato individuale che non richiede altro per sussistere mentre l’eguaglianza è un concetto di relazione, che acquista senso solo posto insieme ad altre entità. “X è libero” è una frase che esprime un significato; “X è eguale” no. Dichiara Agosto: «Naturalmente è necessario rivedere le posizioni e i termini per reimpostare i problemi, ma continuo a credere che la differenza tra un sistema fondato sull’Io o sul Noi rimanga, ancora oggi, un discrimine politico e culturale fortissimo».

I prossimi appuntamenti, che verranno segnalati e approfonditi, si svolgeranno lunedì 22 febbraio con l’incontro “I cattolici e la questione politica” (relatore: Nico Cassanello) e lunedì 7 marzo si svolgerà il tema “Federalismo: storia di un’utopia” (relatore: Guido Araldo).

Carta Bianca – 04/2016 - 26 gennaio 2016