TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 23 gennaio 2016

Cuba. Geografia del desiderio



Venerdì 29 Gennaio dalle ore 17.00 Aperitivo Letterario nella splendida cornice del VELVET di Bordighera, in Via Sant Ampelio 10, con la Presentazione del libro Cuba. Geografia del desiderio alla presenza dell'autore Roberto Vallepiano, con la collaborazione di Corrado Ramella della Libreria Amico Libro.

Un libro che è un insieme di filosofia on the road, di aneddoti, di racconti impetuosi, di pagine incendiarie attraversate da personaggi eroici, pittoreschi, divertenti e colorati, sospesi tra il surrealismo magico latinoamericano e l'epica rivoluzionaria.

Si suddivide in 15 capitoli che, come in un flusso di coscienza, attraversano le città e il cuore di Cuba in una ipotetica carta geografica del sogno, perché la Geografia del desiderio si vive attraversando quella terra indomita in due differenti dimensioni: quella esteriore che ti colma di colori, di profumi e di sapori tutti e cinque i sensi e quella interiore fatta di sensazioni altrettanto dirompenti.

Questo libro è un viaggio di 250 pagine fatto di storia, di sensualità, di evocazioni letterarie e di vita quotidiana. Un viaggio realizzato dall'interno di Cuba che racconta un popolo che è un uragano di scintillante umanità e una rivoluzione che continua ad essere un gioioso falò.


"Cuba. Geografia del desiderio" è stato scelto per chiudere la Settimana di Cultura Cubana al Milano Latin Festival ed è stato menzionato ricevendo prestigiose recensioni da "Le Monde Diplomatique" e il "Granma Internacional".