TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 23 gennaio 2016

Arnasco. Se il vero cristiano è il sindaco laico. Grazie, Alfredino!



Stefano Pezzini e Alfredino Galizia sono vecchi e cari amici di Vento largo. Non possiamo dire la stessa cosa di don Angelo Chizzolini, parroco di Arnasco.

Stefano Pezzini

Il parroco di Arnasco non benedice la salma della donna marocchina morta nel crollo di una palazzina

Per don Angelo Chizzolini, parroco di Arnasco, il piccolo paese dell’entroterra di Albenga dove sabato scorso sono morte cinque persone nel crollo di una palazzina per una fuga di gas, le vittime dell’esplosione non sono tutte eguali. Questo pomeriggio, infatti, nella piccola chiesa di Nostra Signora dell’Assunta, dove la comunità si è riunita per i funerali Dino Andrei, 76 anni e di sua moglie Aicha Bellamoudden, 56 anni, due delle cinque vittime, ha pregato e benedetto la salma dell’uomo ma non quella della donna, islamica, in fase di conversione secondo i conoscenti, ma che non aveva ancora abbracciato la fede cattolica.  

Don Angelo Chizzolini è parroco anche a Vendone e Onzo e, proprio in quest’ultimo comune, la scorsa estate era stato protagonista di un altro scivolone. Parlando di migranti, infatti, aveva detto che avrebbe preferito bruciare la canonica piuttosto che aprirla ai profughi. Parole che avevano messo in forte imbarazzo il vescovo di Albenga e Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti, già impegnato a mettere ordine in una diocesi scossa da scandali finanziari ed episodi di pedofilia. 

A rimettere le cose a posto, oggi ad Arnasco, è stato il sindaco Alfredino Galizia che, sia in chiesa che al cimitero, ha sottolineato come Aicha fosse, a tutti gli effetti, una cittadina di Arnasco, un “elemento importante di una comunità che da sempre fa dell’accoglienza e dell’integrazione un punto di forza”. 


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