TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 5 dicembre 2015

Francesco Biamonti, Il romanzo di Gregorio



Si terrà, oggi, sabato 5 dicembre 2015, alle ore 16,30 presso il Centro Polivalente "Le Rose" di San Biagio della Cima, la presentazione di un libro inedito di Francesco Biamonti, dal titolo "Il romanzo di Gregorio" (a cura di Simona Morando, Genova, il canneto, 2015). Si tratta del testo cui Biamonti attendeva negli anni 70 e che, successivamente, sottoposto a una profondissima revisione, si trasformerà nel suo primo romanzo edito, L'angelo di Avrigue. 

Quindi una prima stesura dell’Angelo per molti versi diversa e inattesa. A introdurre l'importante - e pregevole, anche dal punto di vista grafico - pubblicazione, interverrà il critico letterario (nonché amico personale di Biamonti stesso) Giovanni Pacchiano; il quale dialogherà con la curatrice, Simona Morando, Professoressa presso l'Università di Genova, che ha realizzato una edizione impeccabile di un testo importante, capace di rivelare un Biamonti più materico e terragno, e forse più narrativo, ancorché già da allora sensibile ai temi del paesaggio.