TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 22 ottobre 2015

L'uso del quotidiano nell'arte


L’evoluzione contemporanea dell’arte non riguarda solo gli ambiti della produzione visiva o plastica ma anche le nuove possibilità creative dovute all’uso di oggetti ordinari e naturali, all’organizzazione di eventi partecipativi e attività relazionali di vario genere. Dati questi presupposti, le opere possono ancora essere pensate come delle rappresentazioni? Il tradizionale rapporto tra arte e finzione si conserva comunque nelle opere odierne? L’arte è stata impoverita o arricchita?

23 Ottobre 
alle ore 17.00.
VIA FAMAGOSTA 12r 
Savona