TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 1 marzo 2015

Per un 8 marzo di sostanza: “Le donne nella Resistenza”



Comitato provinciale ANPI - Savona - Comitato territoriale ARCI

In occasione dell’8 marzo - giornata internazionale della donna

“Le donne nella Resistenza”

SABATO 7 MARZO 
S.M.S. “F.Leginese” (Milleluci) Savona

Programma:

Ore 17,15 presentazione del libro:

Ci chiamavano libertà. Partigiane e resistenti in Liguria 1943-1945”

Autrice, la giornalista di “Repubblica” Donatella Alfonso, che sarà presente all’evento

La Resistenza attraversa le vite di migliaia e migliaia di donne, ragazze e bambine, nell’Italia occupata, tra l’8 settembre del ’43 e la Liberazione. La attraversa, la segna e la trasforma, anche più di quanto loro stesse non abbiano voluto ammettere e ricordare, sul filo dei decenni. La storia si è facilmente dimenticata di loro e loro stesse, in gran parte, hanno scelto il silenzio; magari cominciando a raccontarsi solo 50 anni dopo. In Liguria, dove peraltro il ruolo delle donne nella lotta partigiana è stato fondamentale, è accaduto forse più che altrove. Ed è tempo di ridare loro voce, tra memoria e futuro. in questo libro, fra le altre, sono raccontate le storie delle partigiane: Mariuccia FAVA “Asta” e Rosalda PANIGO “Pina”

Ore 18,30 spettacolo teatrale

Diario di una donna

dal diario di Nonna Giuseppina e tratto dal monologo teatrale “Calafrica”
di e con Manuela Valenti

Diario di una donna è la narrazione di una donna realmente vissuta negli anni dell’occupazione fascista in Italia. Nonna Peppina lascia traccia di sé e della sua numerosa famiglia in un diario che ne racconta le gesta e le avversità in tutta la semplicità di una donna del Sud migrata a Genova.


Ore 20,00 Cena su prenotazione