TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 13 febbraio 2015

Guido Seborga a venticinque anni dalla morte



13 Febbraio 1990 - 13 Febbraio 2015

Venticinque anni fa moriva Guido Seborga, scrittore, poeta, artista, ma prima di tutto uomo libero, ribelle alle convenzioni e a ogni forma di conformismo. Oggi avremmo molto bisogno della sua coerenza. Lo ricordiamo con una sua poesia.


Liguria



Tu vai più lontano di me
Coi tuoi marittimi dei porti
Coi tuoi braccianti della costa...
Sei disperata e felice
Antica come il maestrale
Liguria hai messo nel mio corpo
L'animo arso e secco del canto
Non avrei mai vissuto senza di te
Nella tempesta mi calmo
L'ansia s'allenta nella burrasca
Nella bonaccia mi scaravento
Salto come delfino che gioca
E in fondo in grazie a te
Sono felice d'essere nato
E so quanto tu sia viva

(da Liguria 1961 In” Se avessi una canzone” Ceschina 1964 )