TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 8 dicembre 2014

Nel nome della Madre...



L'ultima iniziativa di Giuliano Arnaldi, collocata nella suggestiva cornice di uno dei grandi palazzi genovesi e in un paesino della montagna ligure. Qualcuno, forse, si stupirà dell'accostamento. Ma, simile al vento, il canto degli archetipi soffia ovunque e sempre, basta saperlo ascoltare.