TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 27 settembre 2013

Les Mystères d'Italie. “Saturno” di Serge Quadruppani



Giorgio Amico


Les Mystères d'Italie. “Saturno” di Serge Quadruppani


«Era estate. Sotto un cielo di tenere nebulosità, Domenico, Rita, Silvia e Riccardo partiti dal loro quartiere romano di Prati, Giovanna e Maria da quello di Testaccio, Frédérique e Roberto dall'aeroporto Leonardo da Vinci cosí come Cédric Rottheimer, e Jean Kopa da Ferrara percorrevano la campagna toscana. Tutti guidavano verso Saturnia, e tutti avevano imparato, alla nascita o dopo, una lingua in cui per dire di una cosa che è sicura, davvero sicura, si aggiunge: "Come la morte"».  

E non è solo un modo di dire, ma di un vero e proprio appuntamento con la morte. Poco dopo alle terme di Saturnia, luogo di relax per l'alta società romana (quella per intenderci de La grande bellezza di Paolo Sorrentino), un uomo uccide a sangue freddo tre donne, apparentemente scelte a caso, e svanisce nel nulla. Una strage, senza motivo, proprio alla vigilia del G8 dell'Aquila. Le indagini puntano subito sulla pista del terrorismo internazionale, su un'azione dimostrativa di al-Qaida.

Ma qualcosa non torna e il commissario Simona Tavianello, la protagonista di “La rivoluzione delle api” (un noir ecologico già presentato su Vento largo), inizia un percorso accidentato e pericoloso (fra funzionari dello Stato troppo vicini a famiglie mafiose, alta finanza internazionale, servizi segreti italiani e francesi, killer professionisti) che la porterà a avvicinarsi a una verità scomoda per il potere e dunque irraggiungibile.  

Una storia sporca, senza lieto fine, scritta da un maestro del noir, già meritorio per l'impegno messo a tradurre e fare conoscere in Francia autori italiani come Camilleri (che, detto per inciso, fa una fugace apparizione nel romanzo).

Una storia realistica. Quadruppani (che da sempre lavora e vive a cavallo fra Italia e Francia) conosce bene le contraddizioni di un paese che, a partire dalla fine degli anni Sessanta, “con la strategia della tensione ha inventato una specie di nuovo alfabeto, un modo di scrivere messaggi con il sangue. Messaggi che hanno diversi livelli di significato, e diversi destinatari.”

Elemento costante dell'opera di Quadruppani, l'analisi minuziosa dei meccanismi occulti del potere e della dis/informazione pubblica diventa in questo noir di grande impatto critica radicale della società, denuncia della distruzione sistematica della libertà e dei diritti che in essa si attua in nome del mercato e del profitto.





Serge Quadruppani è una delle voci piú autorevoli del nuovo poliziesco francese. Tra i suoi romanzi tradotti in italiano, Y, Rue de la Cloche, In fondo agli occhi del gatto, La rivoluzione delle api. Dirige, per le edizioni parigine Métailié, la collana Bibliothèque Italienne, che pubblica alcuni dei piú importanti autori italiani contemporanei, di cui Quadruppani ha curato personalmente la traduzione.

Serge Quadruppani
Saturno
Einaudi, 2013
17 euro