TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 18 settembre 2011

Mario Novaro, Murmuri ed echi





A Firenze, il 19 settembre , si terrà la presentazione dell'edizione critica di Murmuri ed Echi di Mario Novaro. Un evento importante per la cultura italiana.


Mario Novaro - Murmuri ed echi

L'edizione critica delle poesie di Mario Novaro (pubblicata dall’editore genovese San Marco dei Giustiniani nel 2011, con una prefazione di Giorgio Ficara) è inscritta in un più ampio progetto dì ricerca, promosso dalla Fondazione Mario Novaro e dall'Università degli Studi di Genova, con il sostegno della Provincia di Imperia. L'edizione, a cura di Veronica Pesce, è il risultato di un lavoro condotto sul doppio binario dell'analisi critica della poesia e della poetica di Mario Novaro e della ricerca d'archivio.

Murmuri ed Echi è l'unico volume di poesie di Novaro, la cui prima edizione risale al 1912 (editore Ricciardi); il libro, che durante gli anni ha subìto molte modifiche ed aggiunte, ha avuto altre quattro edizioni vivente l’Autore (1914, 1919, 1938 e 1941), mentre la definitiva, curata da Giuseppe Cassinelli, è stata pubblicata postuma nel 1975 da Scheiwiller.

Questa edizione, alla quale la curatrice ha dedicato un paziente, approfondito e appassionato lavoro di ricerca, intende privilegiare le redazioni storiche della raccolta, mettendo in luce la genesi e le principali trasformazioni della poesia novariana: la sua nascita in forma di prosa, esito del peculiare percorso di formazione filosofica compiuto dall'autore e la successiva trasformazione lirica, in versi.

Delle cinque edizioni curate dall'autore viene infatti offerta a testo la prima redazione (in prosa) del 1912 e la terza redazione (in poesia) del 1919. Il volume è completato da un apparato che offre tutte le varianti intercorse fra le cinque edizioni a stampa della raccolta. La curatrice ha cercato inoltre di ricostruire, ove possibile, le circostanze e le occasioni che hanno originato i componimenti, i singoli giudizi critici o i semplici commenti ricevuti dagli amici e collaboratori, al fine di restituire i testi alla loro originale dimensione, nella forma e nel contesto in cui sono nati.

Mario Novaro (Diano Marina 1868 – Ponti di Nava 1944), completato il Liceo Classico a Firenze, compie studi universitari a Vienna e Berlino, laureandosi in filosofia nel 1893 nell’Università tedesca con una tesi su Malebranche. Due anni dopo consegue la laurea anche all’Università di Torino e pubblica i suoi primi scritti: Lettera a Simirenko (1890), La teoria della causalità in Malebranche (1893), Il Partito Socialista in Germania (1894), Il concetto di infinito e il problema cosmologico (1895). La formazione tedesca, le lezioni di economia politica di Wagner, il legame con Gustavo Sacerdote, ebreo piemontese trapiantato a Berlino e corrispondente di giornali socialisti italiani, nonché i rapporti con l’ambiente torinese formano un significativo quadro dei contatti culturali e politici di Novaro.

Stabilitosi a Oneglia (oggi Imperia), diventa assessore comunale per il giovane partito socialista e, dopo un breve periodo di insegnamento nel locale liceo, si inserisce con i fratelli nell’industria olearia di famiglia intestata alla madre Paolina Sasso. Questa attività non gli impedisce di continuare a coltivare interessi letterari e culturali attraverso la direzione di “La Riviera Ligure”, rivista nata come foglio pubblicitario dei prodotti Sasso nel 1895 e divenuta sotto la direzione di Novaro (1899-1919) importante ed apprezzato strumento culturale. Fra le pubblicazioni si ricordano: Pensieri metafisici di Malebranche (1910), la raccolta di poesie Murmuri ed echi (1912 e successive edizioni), Acque d’autunno, una scelta e introduzione agli scritti del taoista cinese Ciuangzé (alla prima edizione del 1922 ne sono seguite altre, sia in vita che dopo la morte di Novaro). Successivamente cura la pubblicazione delle opere dell’amico e collaboratore Giovanni Boine (1921 e 1938/39) e Alcune lettere inedite di Giovanni Pascoli (1934) a lui indirizzate durante il periodo di “Riviera”.

La Fondazione Mario Novaro, riconosciuta dal Ministero per i Beni Culturali e dalla Regione Liguria, è stata costituita a Genova nel 1983. Svolge attività di ricerca, conservazione e divulgazione nei settori della scrittura e dell’immagine, valorizzando in particolare la cultura ligure del Novecento. Edita un Quaderno quadrimestrale monografico, testi e volumi a carattere scientifico, organizza convegni, seminari, mostre. Possiede un importante archivio e una biblioteca che riunisce circa trentamila volumi riguardanti i diversi settori della creatività e della comunicazione.

Mario Novaro
Murmuri ed echi
Edizione critica a cura di Veronica Pesce
Edizioni San Marco dei Giustiniani
Partecipano
Franco Contorbia e Marco Marchi
IntroduceMaria Novaro
Sarà presente la curatrice
Lunedì 19 settembre 2011, ore 17
Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri