TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 12 dicembre 2010

Stalin in Italia ovvero "Bepi del giasso"



Un piccolo libro di quaranta pagine che racconta una storia affascinante come un fumetto di Hugo Pratt

Valerio Evangelisti

Stalin in Italia ovvero "Bepi del giasso"


Un libretto veramente curioso, questo di Raffaele K. Salinari (medico, docente universitario, animatore della ONG Terre des Hommes, esponente della Federazione della Sinistra). Vi si narra di come, nel 1907, Stalin, di passaggio in Italia, cercasse lavoro come portiere all’hotel Roma e Pace di Ancona, che conserva ancora oggi il ricordo di quel postulante destinato a diventare sin troppo famoso. L’accordo non si fece, e il giovane Stalin proseguì il suo viaggio in direzione di Venezia. Qui forse trovò alloggio nel convento adiacente alla chiesa di San Lazzaro degli Armeni, sita su un’isoletta al largo della città.

Ma perché Stalin si trovava in Italia? Si stava recando in Svizzera per fare visita a Lenin, forse per illustrargli l’impresa che avrebbe condotto a termine di lì a pochi mesi: una rapina spettacolare effettuata a Tiblisi per finanziare i bolscevichi, con l’aiuto del bandito abituale complice di Stalin in quelle operazioni, il ferocissimo Kamo.

Fin qui la storia, che Salinari ricostruisce, per la prima volta, con l’ausilio del poco materiale disponibile. Unendovi un’appendice parzialmente di fantasia. Hugo Pratt, veneziano, dovette venire a conoscenza del passaggio di “Bepi del giasso” (“Giuseppe del ghiaccio”, così detto per il carattere freddo) sulla costa adriatica. In un’avventura di Corto Maltese, La casa dorata di Samarcanda, inserì una telefonata tra il suo eroe e Stalin, in cui era rievocato il passaggio in Italia di “Bepi”. Quelle tavole sono riprodotte in appendice al testo di Salinari.

Testo che non vuole avere nessun significato politico – l’autore non è per nulla stalinista – ma solo valore di piccola curiosità storiografica. In linea con le “chicche” intelligenti che, in forma di opuscoli garbati e stimolanti, produce la mini-casa editrice Ogni uomo è tutti gli uomini, fondata dall’architetto Roberto Fregna, personalità di rilievo della vita culturale bolognese.

Raffaele K. Salinari
Stalin in Italia ovvero “Bepi del giasso”
ed. Ogni uomo è tutti gli uomini, Bologna, 2010
€ 3,50





martedì 14 dicembre · 18.00 - 23.00

SMS Serenella
corso Vittorio Veneto 73r
Savona

Presentazione del volume "Stalin in Italia".

Intervengono:

Raffaele K. Salinari autore del libro, Docente di Diritto della cooperazione, Università di Bologna, Parma, Urbino e Presidente di Terre des Hommes.
Giorgio Amico, scrittore.

Seguirà cena di autofinanziamento.