TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 5 dicembre 2010

A Fil de Ciel



A Fil de Ciel
Concerto di Natale


8 dicembre ore 21
Borgo S. Dalmazzo (Cuneo)

“Si intitola come una gloriosa etichetta di progressive rock la nuova produzione di un ensemble folk che «progressivo» è nella sostanza e non nella bandiera.
Intendiamoci anche sulle insegne: gli A Fil de Ciel sono un supergruppo occitano, intendendo con la dizione quell'area culturale e linguistica che, in Italia, riguarda le vallate nordoccidentali al confine con la Francia, dove si parlava la lingua d'oc. Lì è nato un movimento di recupero delle proprie radici di confine che ha ben poco a che spartire con i deliri campanilistici nordisti dei riccastri con il Suv e con il Sole delle Alpi sulle scuole (a loro rubato indebitamente).
Questa è musica, e Signora musica: nati come formazione acustica intenta alla valorizzazione del lascito trobadorico, hanno poi aggiustato il tiro con classe, eleganza, e quel «quid» in più di fantasia che fa la differenza. La voce fatata di Rosella Pellerino, che sembra reincarnare la Jenny Sorrenti dei tempi dei Saint Just, e naturalmente ghironde, flauti, organetto diatonico, ma anche tastiere, slide guitar, e arrangiamenti che hanno la maturità dei Bellowhead:succede ad esempio in La Vierge, dove entrano violini in dissonanza, lame di chitarra, un trombone che si muove nel «traditional» come fosse sempre stato lì. Immenso”.

Guido Festinese, Il Manifesto, Alias 20/11/2010



L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è organizzato per raccogliere fondi da destinare alla famiglia di Laura, giovane borgarina che versa in coma da sette anni. alle ore 21 presso l’Auditorium di Palazzo Bertello in Via Vittorio Veneto a Borgo San Dalmazzo. Nella serata saranno proposti i brani dell’ultimo cd, Vertigo, e antiche canzoni della tradizione natalizia occitana, francese, spagnola, scozzese.Con Gabriella Brun, ghironda, semiton, flauti; Silvio Ceirano, percussioni, chitarra; Roberto Fresia, tastiere; Marco Lovera, cornamusa, trombone, galobet e tamborin ; Helga Niederwald, violino, viola; Rosella Pellerino, voce; Michele Piantà, contrabbasso, basso elettrico.