TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 20 luglio 2010

Mediterraneo.Poesie di Silvana Alliri, Laura Macchia e Adriana Romano


Si è appena concluso nell'ambito della Festa democratica di Savona il secondo concorso di poesia online sul tema "Suoni, colori, sapori e profumi del Mediterraneo". Dal volume, curato da Angelica Lubrano, che raccoglie le opere dei partecipanti, riprendiamo le composizioni poetiche di Silvana Alliri, Laura Macchia e Adriana Romano.

Il suono del Mediterraneo

Holiday Island sventolio di bandiera
sull'albero maestro nell'oltre mediterraneo
la stretta di mano all'Oceano Atlantico.

Nelle tempeste e nelle battaglie, tra vinti
e vincitori veleggia la lunga storia
d'uomini e di terre del padre che mi generò.

Sulla scia di speranze, o d'invitanti porti,
crociere baldanzose o nomade peregrinare,
fughe convulse da povertà di tradite terre.

Nel ventre sommerso, tra bocche voraci,
la brutale catena alimentare d'acque
e di cielo salendo vituperio alle stelle.

Sul respiro dell'onda, come uccello sulla rotta,
piange l'eterno sacrificio di vite umane
o nuove felicità d'approdi ai compiuti desideri.

Abbraccia la madre Terra tutti i suoi figli
sul cammino possente delle Ere del tempo
cantando, sirena, nel suono del Mediterraneo.

Silvana Alliri


Cambia il colore

Cambia il colore dei cieli
su questo mare nostro.
Nubi di fumo violentano spazi
che si miravano un tempo
tra stelle
di notte
brillanti
nell'aria e nell'acqua.
Così più crudo ci appare
che
come il cielo
s'abbui anche ilo mare.
Tramonto d'attesa
cercando invisibili stelle.
L'alba s'impasta d'amaro
nell'ansia di sole e di pace.
Sembra lontano e perduto
il blu della notte
del giorno
l'azzurro dorato.

Laura Macchia


Occhi di mare

Negli occhi tremendi del mare
temendo di perdermi
mi ritrovai, profonda e vibrante
come l'onda profumata
di spezie, furiosa sotto le carezze
del vento, beata nei profumi
dell'oriente suggeriti da neri marinai.

Nella sera i fondali si colorano
per creature misteriose e dolenti,
mute nei gorghi profondi, invisibili
eppure presenti; come nelle vene il sangue
nel mare le correnti.

E le albe sono sempre strepitose,
rincorse da gioiose sfumature
d'arancio di rosa di lillà;
le distese infinite del mare
mentre passi guidando verso il centro
ti chiamano con canti di sirena
che tu riconosci a malapena, eppure
ti entrano dentro come un palpito,
ti fan venire voglia di pensare,
magari di fermarti a riposare:
le distese infinite del mare.

Adriana Romano