TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


mercoledì 30 giugno 2010

Guy Debord, Lettere sulla Conferenza di Cosio d'Arroscia




A fine luglio 1957 a Cosio d'Arroscia, nell'entroterra di Imperia, si teneva la Conferenza di fondazione dell'Internazionale situazionista. Pubblichiamo alcune lettere di Guy Debord a Pinot Gallizio, Piero Simondo e Asger Jorn, relative a quell'avvenimento.

Guy Debord

Lettere sulla Conferenza di Cosio d'Arroscia



Parigi, 19 giugno 1957

Caro Pinot, [1]

Ho compreso bene la tua lettera, ma io ti devo scrivere in francese. Sono rientrato a Parigi solo il giorno in cui ti abbiamo inviato la cartolina rappresentante Piazza Gallizio ancora incompiuta. [2]
Asger era ripartito per Albisola prima del mio arrivo. Elena e Piero [3]devono essere a Cosio d'Arroscia. Rumney [4] verrà presto a Parigi.
(…)
Penso di poterti inviare fra qualche giorno le riviste che mi hai richiesto per gli archivi del Bauhaus [5] – insieme con delle copie del mio ultimo scritto di analisi e propaganda per il movimento. [6] Distribuisci queste copie agli amici che vuoi.
Una pubblicazione generale sui lavori del Laboratorio, così come per i testi del congresso di Alba [7], credo dovrebbe essere la materia di un grosso libro illustrato, il che costa molto caro. Ci penseremo più avanti.
Spero che ci rivedremo presto. I nostri migliori saluti a tutti gli amici di Alba.

Giovedì 11 luglio

Caro Piero, [8]

Ho avuto notizie di Asger e Gallizio – e la maquette della monografia di Gallizio. Asger [9] mi annuncia una notizia biografica proveniente da te, che io devo correggere e inviare a Copenhagen. Ma non l'ho ancora ricevuta.
La data del nostro arrivo a Cosio sarà precisamente quella di lunedì 22 luglio, penso il pomeriggio.
Amerei che tu mi scrivessi prima – che tempo fa, che temperatura c'è a Cosio attualmente, cioè che tipo di vestiti devo portarmi?

Con molta amicizia a Elena e te.



Mercoledì 17 luglio

Caro Piero,

Dato l'affollamento dei treni, il nostro arrivo è ritardato di un giorno; ossia saremo a Cosio solo martedì 23, probabilmente a fine pomeriggio.

Con amicizia

Piero Simondo

Cannes, sabato 3 agosto

Cari Elena e Piero

Apprendo che le mie famose bozze [10] sono in viaggio verso Cannes, quindi le aspetto qui fino a metà della prossima settimana.
Rimpiango vivamente la vostra compagnia e anche un pochino l'Australiano del Scandinavia. [11]
Una conversazione telefonica con Parigi mi assicura che il Vernissage d'Asger si è svolto senza manifestazioni né violenze.
(…)
Asger si imbarca questa sera per l'Italia, credo. Ditegli che la Roue de la fortune è rinviata a Copenhagen.
Grazie ancora per questo gradevole incontro.
Con amicizia



Lunedì mattina [12 agosto]

Sono arrivato finalmente ieri sera, con molte lire e qualche franco ancora inutilizzato. Ma fu un vero cimento [in italiano nel testo]. La cosa più divertente fu la notte passata a Culoz, prima in un bar di camionisti, poi in un giardino pubblico dove ho dovuto uccidere undici zanzare.
Qui non mi manca nulla, salvo il cosiate [12] e delle persone intelligenti. Resterò per il tempo previsto, per cominciare presto la mia pesante parte del lavoro che ci siamo ripartiti.
Naturalmente non ho ancora nessuna notizia di nessuno, e posso solo annunciarvi che sono sfuggito ai pericoli del viaggio come ai carabinieri. E ringraziarvi ancora per questo soggiorno, credo indimenticabile.

A presto


22 agosto 57

Caro Piero,

La tua lettera del 15 agosto mi ha raggiunto questa mattina a Parigi, dopo avermi inseguito a Evian e in Svizzera.
A proposito delle osservazioni che mi comunichi, penso effettivamente che le domande che dobbiamo fare progredire qui possono ricollegarsi a una nozione di spettacolo-partecipazione, a un intervento nell'ambiente. E in questa senso che si dovrebbe cercare un possibile titolo. Porrò questa questione quando Asger e Ralph saranno ritornati qui. Evidentemente noi vogliamo una determinazione precisa degli ambiti, ma ci siamo opposti a una specializzazione individuale. Si deve dunque, a fortiori, stare attenti a non cadere in una sorta di specializzazione per nazionalità (gli Inglesi che si occupano di psicogeografia, gli Italiani di architettura..., ecc.) che sarebbe molto poco comoda, e potrebbe in più sembrare ridicola.
Il punto principale da sottolineare, è che non esiste, che non deve esistere un situazionismo, nel senso di un corpo dottrinario. Esiste un'attitudine sperimentale (precisamente sotto la forma di una Associazione internazionale). Io non ho impiegato, nel mio Rapporto, la parola “situazionismo” che una sola volta – tra virgolette – denunciandola in anticipo come una delle cretinate che i nostri avversari saranno naturalmente portati a opporci (…).
A mia conoscenza, questo termine non è mai stato impiegato altrove (né per iscritto, né verbalmente), da nessuno di noi. Tu sei il primo a porne l'esistenza, nella tua ultima lettera. Fortunatamente, era per opporti.
Il problema più urgente è la preparazione di Eristica [13], almeno della parte redazionale di cui ci siamo assunti la responsabilità. Se deve prodursi un ritardo, chiarisco che non deriva dal nostro lavoro.
1°) Vorrei ricevere i testi di Cosio il più presto possibile.
2°) Ho scritto oggi a Asger a proposito delle illustrazioni. Ho pochissimi clichés utilizzabili per questo numero. Dove sono gli altri? Hai nuove monografie? Il compositore mi avvisa di aver trasmesso al vostro stampatore i clichés supplementari. Aspetto le bozze da correggere.
Con amicizia a Elena e te, anche da parte di Michèle. [14]


Asger Jorn

1° settembre 57

Caro Asger,

Grazie per la lettera e le bozze dei clichés. Penso come te che dobbiamo presentare la “conferenza di Cosio” come il punto di partenza della nostra attività nettamente organizzata e, a partire da subito, avanzare velocemente (se si vuole creare da subito una nuova leggenda su di noi). Quando tu e Ralph sarete rientrati a Parigi, dovremo pensarci due o tre piccole operazioni simultanee – volantini, ecc. - per fare conoscere in Francia la nostra ultima presa di posizione. Io scriverò una nota sulla riunione di Cosio – per Eristica, e anche per il prossimo numero di Potlach [15], che permetterà di trasferire ufficialmente l'eredità “lettrista” al nuovo movimento.
(…)

Note
1)Giuseppe “Pinot” Gallizio
2)Il riferimento è a una cartolina scherzosa inviata da Parigi il 16 giugno 1957.
3)Piero Simondo e la moglie Elena Verrone
4)Ralph Rumney, pittore inglese, fondatore del Comitato psicogeografico di Londra.
5)Riferimento al Bauhaus Immaginista
6)Si tratta del Rapporto sulla costruzione delle situazioni che servirà da base di discussione alla riunione di Cosio d'Arroscia.
7)Il Primo Congresso Mondiale degli artisti Liberi, organizzato ad Alba da Gallizio e Jorn nel settembre 1956.
8)Piero Simondo
9)Asger Jorn
10)Della traduzione del Rapporto.
11)Riferimento scherzoso a Jorn e agli incontri al bar Scandinavia nel porto di Savona.
12)Il vino di Cosio.
13)Il Bollettino del MIBI (Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista).
14)Michèle Bernstein, prima moglie di Guy Debord, membro dell'Internazionale lettrista e poi dell'Internazionale situazionista.
15)Bollettino dell'Internazionale lettrista.